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Chirurgia Estetica: Rinfoltimento di CAPELLI


PRE intervento

POST intervento

Descrizione

L' autotrapianto di capelli è una tecnica ben nota e molto pubblicizzata, che consente di "spostare" capelli da zone con buona densità (nuca) ad aree calve o quasi, introdotta negli anni '50 e giunta ad un ottimo livello di efficacia e perfezionamento.
Nel corso degli anni si è passati dai primi trapianti ad "isole", i cui risultati erano riconoscibilissimi per l' aspetto finale a ciuffi, a quelli effettuati con mini e micro impianti, costituiti da capelli singoli (micro) o unità di 2-3 bulbi (mini), la cui naturalezza può sfiorare la perfezione. Come per tutti gli interventi, per ricavare la massima soddisfazione è però necessario comprendere le possibilità ed i limiti della procedura, sia per non avere aspettative eccessive (prima causa di insoddisfazione in chirurgia estetica), sia per valutare le proposte di trattamento ricevute dai vari chirurghi, che in questo settore possono differire non poco tra di loro. Le possibilità dell' autotrapianto
L' autotrapianto non crea nuovi capelli dal nulla, ma si limita a distribuire su una zona più ampia quelli presenti. La densità ottenibile con un autotrapianto, quindi, è sempre inferiore a quella dei capelli normali. Per ottenere il risultato più naturale possibile nella zona frontale (attaccatura) i capelli vengono trapiantati molto fittamente, mentre si tende a ridurre la loro densità nelle aree posteriori. Poichè esistono gradi diversi di calvizie, anche i risultati variano da soggetto a soggetto: è evidente che maggiore è l' estensione dell' area priva di capelli minore sarà la densità finale raggiungibile.
L' autotrapianto consente di ottenere risultati permanenti, poichè i capelli spostati mantengono le caratteristiche proprie della loro sede di provenienza (nuca), e quindi non cadono o cadono molto avanti degli anni.
Il numero di capelli che può essere trapiantato con un singolo intervento è normalmente compreso tra 1000 e 2000, anche se è in teoria possibile raggiungere numeri molto più alti (3 o anche 4.000). Sebbene molti pazienti diano estrema importanza al numero di capelli trapiantati per seduta, è bene tenere presente che in genere il risultato ottenuto con due sedute da 1.500 capelli effettuate a distanza di qualche mese è superiore per densità e naturalezza rispetto a quello ottenibile con un' unica seduta da 3.000 capelli, in particolare se l' area da rinfoltire non è molto estesa.
Indipendentemente dal numero di capelli trapiantati, infine, l' intervento viene effettuato in anestesia locale ed ha un periodo di convalescenza molto ridotto (già 24 ore dopo la sua esecuzione i segni visibili si limitano a piccole crosticine in corrispondenza degli innesti ed un modesto gonfiore nella zona delle palpebre). I limiti dell' autotrapianto
Come è ovvio, il limite principale dell' autotrapianto è costituito dall' ampiezza dell' area da rinfoltire e dalla disponibilità di capelli trapiantabili. Meno ovvio, almeno per i pazienti più giovani, è che la calvizie è un fenomeno dinamico, che con gli anni tende inevitabilmente a peggiorare. E' di vitale importanza che il chirurgo esponga con onestà i limiti del rinfoltimento ottenibile, ed eviti di utilizzare tutti i capelli dell' area di donazione per ricreare, per esempio, un' attaccatura troppo avanzata in un giovane. Il risultato estetico di questa strategia, infatti, diventerebbe catastrofico a distanza di anni, con la progressione della calvizie e la caduta dei capelli immediatamente posteriori a quelli trapiantati (che invece, provenendo dalla nuca, non cadranno): a quel punto, senza capelli utilizzabili nell' area di donazione, resterebbe ben poco da fare per correggere l' errore del primo trapianto.
La perdita dei capelli è un fenomeno continuo, che ha una fase di caduta molto rapida intorno ai 20-40 anni, ma non si arresta neanche in età avanzata. Un chirurgo esperto non vi prometterà rinfoltimenti miracolosi ma consiglierà la migliore strategia tenendo in considerazione età, grado di calvizie, qualità ed ampiezza dell' area di donazione, nonchè colore e tipo dei vostri capelli. I capelli scuri, infatti, tendono a creare un eccessivo contrasto che rende molto visibile la bassa densità, mentre i capelli mossi o ricci consentono di ottenere una migliore copertura.

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